Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco

prima guerra

Inserisci quello che vuoi cercare
prima guerra - nei commenti

Casa della Resistenza: 10 febbraio Giorno del Ricordo - 13 Febbraio 2017 - 19:46

Re: Bombardamenti atti terroristici???
Ciao lupusinfabula fino alla prima guerra mondiale, si combatteva esercito contro esercito, anche con lunghe attese in trincea,... Dalla seconda guerra mondiale, si è iniziato a bombardare anche le città, su entrambi i fronti! Bombardare città, senza nessun interesse strategico, non parliamo di danni collaterali, per me è un atto di terrorismo, anche se la storiografia ufficiale ce li ha fatti passare come "normali" fatti d'arme. Esattamente 72 anni fa, nella notte tra 13 febbraio e 14 febbraio 1945, ci fu il bombardamento di Desdra, mentre negli Stati Uniti stressi c'è un rilettura degli stessi bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki. Saluti Maurilio

Casa della Resistenza: 10 febbraio Giorno del Ricordo - 13 Febbraio 2017 - 18:19

Basta guerre !
Non sarebbe ora che si finisca con simpatizzare , per uno o per l'altro ? Anche se non si deve confondere la medicina con la malattia ! È ora che si impari che non c'è cosa più assurda è inutile della guerra . Se pensate quanti morti , quanto dolore nella prima e poi nella seconda guerra mondiale, per poi ora trovarci alleati e non comprendere ora che dono abbiamo nel vivere noi in pace ! Neanche lo apprezziamo , stiamo qui ad avere simpatie per ideologie sanguinarie , che dovremmo condannare, per non commettere più gli stessi errori . Il fatto è , che le guerre portano odii, a altre guerre , poi non importa che nome gli dai , dietro a ogni colore c'è sempre l'atrocità dell'uomo , la sua incapacità di vivere in pace e anche di un popolo incapace a ragionare con la sua mente ,ma come una pecora segue il dittatore di turno , come i gerarchi tedeschi che non pensavano , non dovevano farlo , ma solo seguire gli ordini di un pazzo sanguinario !

Casa della Resistenza: 10 febbraio Giorno del Ricordo - 13 Febbraio 2017 - 10:29

Re: Battaglio Intra e crimini di guerra
Ciao lupusinfabula i bombardamenti, prima quelli tedeschi su Polonia e Gran Bretagna, poi quelli alleati su Germania e Italia, per finire con i bombardamenti atomici sul Giappone, sono stati atti terroristici, non vi è dubbio, poi gli alleati hanno vinto la guerra, e hanno riscritto la storia. Proprio perchè in guerra non si sparano caramelle, e succedono cose inumane, è bene prendere i fatti e gli avvenimenti nel contesto storico in cui sono accaduti! Saluti Maurilio

Casa della Resistenza: 10 febbraio Giorno del Ricordo - 12 Febbraio 2017 - 14:43

Battaglio Intra e crimini di guerra
Crimini di guerra: in guerra, si sa, non si sparano caramelle. Mio padre che in Jugoslavia, Greci ed Albania ha combattuto nel battaglione Intra, mi ha sempre raccontato di cosa facevano ai soldati italiani se e quando catturati, i gloriosi comunisti slavi, e per prime erano le donne ad accanirsi sadicamente. Certo poi in talune occasione la reazione è stata dura: mi raccontava che quando due carabinieri che portavano la posta al fronte, sono stati catturati dgli slavi, legati sulla jeep con filo di ferro e bruciati vivi, di consegnueza il battaglione rase al suolo un'intera vallata bruciando ogni casa che avevano trovato e non lasciandosi dietro alcun superstite. Ma mi sembra che la reazione, nell'ottica bellica, sia stata proporzionale a quanto avvenuto prima. Del resto i bombardamenti degli alleati sulla Germania hanno fatto milioni di vittime di anziani, donne e bambini tedeschi, ma se non si fossero comportati così Hitler avrebbe probabilmente vinto la guerra. Crimini di guerra anche quelli degli alleati? Io direi di no.

Fenomeno immigrazione: le proposte del movimento 5 stelle e un aiuto agli italiani - 11 Febbraio 2017 - 15:32

Re: Migranti
Ciao Graziellaburgoni51 Sono in buona parte d'accordo con te, purtroppo non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, qualcuno scambia la sensibilità verso questa tragedia, con buonismo spiccio. Ma questa tragedia è provocata dall'egoismo, la bramosia di potere e di denaro, di questo sistema rivelatosi errato. Io voglio ricordare tutti coloro che inneggiano al protezionismo delle proprie frontiere, quanto avvenne dopo la grande depressione del 29 negli Stati Uniti (molto simile ad oggi), prima in USA e poi in Europa, si cominciò a proteggere ad ogni costo il proprio orticello ed ognuno si chiuse a Riccio, il risultato fu la seconda guerra mondiale. Mi auguro che ognuno di voi non debba mai trovarsi in ristrettezze economiche, o subire conflitti a fuoco e bombardamenti, da dover rischiare la propria vita e quella dei propri cari pur di sopravvivere. Credo che solo in quel caso invochereste il cielo, la buona sorte o magari un dio che mai avete venerato, chiedendogli di farvi incontrare i buonisti anziché soldati spagnoli che sparano a vista. "prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare". prima vennero… è in origine un sermone del pastore Martin Niemöller sull'inattività degli intellettuali tedeschi in seguito all'ascesa al potere dei nazisti e delle purghe dei loro obiettivi scelti, gruppo dopo gruppo. La poesia è ben conosciuta e frequentemente citata, ed è un modello popolare per descrivere i pericoli dell'apatia politica, e come essa alle volte inizi con un odio teso ad impaurire obiettivi e di come alle volte esca fuori controllo.

Casa della Resistenza: 10 febbraio Giorno del Ricordo - 10 Febbraio 2017 - 18:39

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Robi commette il solito er
Caro robi a parte che hai iniziato tu scrivendo:"...voi si, guardate la storia in modo parziale e demagogico...", continuando poi a parlare di comunismo... Il mio pensiero è esattamente l'opposto! Basta guardare al 25 aprile come una "festa di sinistra" e alle foibe come un "ricordo di destra"! Così come è assolutamente sbagliato pensare alla resistenza come ad un fenomeno solamene di sinistra, fu trasversale, a cui vi hanno partecipato persone di diverse estrazioni e pensieri! Lo dimostra la biografia di Raffaele Cadorna. Inoltre, basta con la contabilità dei morti di "destra" e di "sinistra", la seconda guerra mondiale è stato un conflitto pieno di orrori, perpetrati da ambo le parti! E molti di questi orrori, nascono da visoni "ottocentesche" degli anni l'hanno preceduta. Un esempio è l'effetto sulla crescita del nazismo in Germania che hanno avuto i trattati "di pace" post prima guerra mondiale! La mia speranza è che negli anni dieci (abbondanti) del secondo millennio, la si smetta di ragionare come nel novecento! Soprattutto non si guardi alla storia con l'occhio della scheda elettorale! Saluti Maurilio

"Sì" al casellario d'obbligo per lavorare in Svizzera - 16 Novembre 2016 - 17:34

puntualizzazione
Ho capito poco del discorso di Maurilio. Francamente i piani li ha confusi lui. In quanto alla delinquenza straniera basta guardare i dati su reati e popolazione carceraria. O ancora meglio girare per Milano o leggere le cronache locali italiane....un bollettino di guerra. Il populismo come dice Cacciari non significa nulla. Basta guardarsi attorno con occhio neutro e libero da retaggi ideologici. La sinistra è stata sconfitta perché ha semplicemente ignorato la realtà e non riesce a comprenderla. Può anche dire cose intelligenti ma alla fine gira su se stessa tornando sempre ai discorsi cari alla sinistra inconcludente e un po' arrogante che non riesce a liberarsi da un fastidioso senso di superiorità morale e culturale. E quando vuole fare la destra come quando chiede l'esercito a Milano dopo averlo tolto si snaturare e diventa ridicola. In questi giorni ho sentito intellettuali come Saviano, giornalisti come Colombo, per non parlare di Vauro rendersi ridicoli nella loro astiosa rampogna contro il populista Trump, senza voler minimamente comprendere le ragioni della vittoria e dando degli ignoranti a operai che prima quando volavano democratico erano il popolo sovrano mentre ora sono feccia razzista. Ecco perché io non sono di sinistra.

La lapide del battello "Genova" - 7 Novembre 2016 - 12:30

Re: realtà storiche
Caro Marco Zacchera continui a fare esempi assolutamente corretti, ma che non partono dal presupposto giusto! Chiaramente, la storia non si fa con “se” e con i “ma”, così come la guerra non è mai ne bella e ne nobile. Chissà quanti civili sono morti nelle recenti partecipazioni italiane il Libia, Afghanistan, Iraq,…senza che se ne parli, o semplicemente, se ne sappia qualche cosa. Ma questa è la guerra, se decidi di mandare aerei, navi e uomini armati, in un territorio ostile, qualcuno muore! Per questo, non dobbiamo limitarci a discutere dei singoli eventi, troveremo sempre angolature diverse, che potrebbero o meno, giustificare i fatti. Ma proviamo a rispondere, in modo assolutamente “onesto” e libero da qualsiasi preconcetto, alla domanda chiave: “anche se non approviamo come si sono sviluppati gli eventi (15 luglio, 8 settembre, fuga del re,…) era legittima la scelta di firmare la resa incondizionata?” Ribadisco, resa incondizionata e non armistizio come si tende a farlo passare ancora oggi sui libri di scuola, perché, per la guerra, voluta da chi poi ha voluto continuare l’avventura nella RSI, per l’Italia non avrebbe potuto avere altri sbocchi, noi eravamo il “ventre molle” dell’asse; non a caso, i primi sbarchi alleati avvennero in Italia (10 luglio 1943 in Sicilia, 9 settembre 1943 a Salerno, 22 gennaio 1944 ad Anzio mentre solo il 6 giugno 1944 sbarcarono in Normandia e il 15 agosto 1944 in Costa Azzurra!). Se si ritiene che questa scelta fosse legittima, e non vedo su quali basi si possa pensare che non lo fosse, visto che, banalmente, era il re e non il capo del governo a firmare leggi, dichiarazioni di guerra,… la Repubblica Sociale non avrebbe avuto modo di esistere! Tutto quello che è successo dopo il 23 settembre 1943 (data ufficiale di nascita della RSI) è diretta responsabilità di chi ha voluto questa “avventura”. In questo, c’è un’oggettività evidente di parte “giusta” e parte “sbagliata” (le virgolette sono d’obbligo). Qualcuno potrà obiettare che la RSI è nata per volontà dei tedeschi! Verissimo, ma quanto aiuto ha avuto da parte degli italiani? Quanti italiani, come Mussolini, Borghese, Graziani solo per citare i primi che mi vengono in mente, non hanno “obbedito” al loro legittimo governo e con le loro decisioni hanno fatto si che iniziasse una vera e propria guerra civile? È chiaro che se continuiamo ad inquadrare quegli anni secondo uno schema partigiani “buoni”, nazisti “cattivi” e fascisti “cattivi, ma…” non se ne esce. Se poi cerchiamo di “leggere” e “giustificare” gli eventi in funzione dell’appartenenza attuale (MSI prima, AN poi e ora boh, ma anche PCI prima e boh dopo) si farà ancor più fatica ad uscirne! Ovvio, che in tutto questo, le colpe non sono di quei poveracci che si sono trovati da una parte o dall’altra dello schieramento, senza capire bene il perché o che si sono trovati in mezzo a fatti di guerra, ma di chi li ha portati a questi eventi! In questo contesto, è corretto pensare di ricordare i morti del battello Genova, ma anche del battello Milano affondato in analoghe circostanze a Pallanza e di tutte le altre vittime di questa guerra assurda; ma non come morti per “mano di… in contrapposizione a…”, come si sta cercando di fare, ma perché queste persone, sono vittime di una guerra assurda che si poteva evitare o quantomeno limitare! Saluti Maurilio

La lapide del battello "Genova" - 7 Novembre 2016 - 08:39

realtà storiche
Il battello "Genova" fu mitragliato ed affondato da un aereo alleato, non vi erano a bordo militari e in quei giorni l'Italia era devastata dai bombardamenti inglesi ed americani che spesso non avevano nessuno scopo bellico ma solo di terrorizzare i civili. Qualcuno ricorda il bombardamento delle scuole elementari di Gorla, a Milano, con oltre 300 bambini uccisi. Lo stesso avevano fatto i tedeschi terrorizzando l'Inghilterra nella prima parte della guerra e gli americani - sganciando le bombe atomiche su Hiroscima e Nagasaki (se dovevano "dimostrare" avrebbero potuto farlo anche su una zona non abitata...) - uccisero in pochi istanti centinaia di migliaia di persone. Qui non si tratta di giudicare ma di ricordare e il ricordo è (o dovrebbe essere) di tutti i paesi civili. Un doveroso ricordo per le vittime del "Genova" sarebbe quindi assolutamente corretto, ma il problema è che aprirebbe un ipotetico riesame di alcune vicende storiche che una "vulgata" ufficiale preferisce non affrontare mai e purtroppo le nuove generazioni di italiani non sono interessati alla propria storia anche perché spesso non è stata loro spiegata dai diversi punti di vista. Se qualcuno è interessato - per esempio - mi richieda via mail un mio saggio sulla nascita della Repubblica dell'Ossola: l'ho illustrato in mezza Italia, ma dalle nostre parti l'ANPI e la Casa della Resistenza non hanno mai voluto farlo eppure non si offende nessuno ma si propongono tesi e documenti sui quali - dal punto di vista storico, come è per il battello Genova - sarebbe giusto dibattere almeno tra chi è interessato a queste vicende.

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:42

Segue
Voto no perché i nuovi senatori avrebbero l’immunità parlamentare anche se non eletti dal popolo. Potrebbero approfittarne i politici locali più compromessi. Voto no perché i nuovi senatori sarebbero dei dopolavoristi, chiamati a fare i sindaci e i consiglieri regionali, ma anche a partecipare alle complesse funzioni legislative del Senato. Voto no perché il partito di governo potrebbe votarsi da solo il prossimo presidente della repubblica. Al settimo scrutinio infatti bastano i tre quinti dei partecipanti al voto in assemblea comune fra camera e senato. Voto no perché il prossimo presidente della repubblica sarebbe in ostaggio del capo del governo, che con i numeri della sola maggioranza alla camera potrebbe metterlo in stato d'accusa. Voto no perché il partito unico di governo con i suoi soli numeri alla camera potrebbe portarci in guerra, naturalmente chiamandola missione di pace. Voto no perché il governo potrebbe decidere al posto delle regioni su tutte le questioni più importanti che riguardano i territori, dove girano i loro affari e i nostri diritti, senza un rapporto diretto con la popolazione locale Voto no perché i poteri della finanza vogliono al governo un amministratore delegato con pieni poteri esecutivi che spiani la strada a ulteriori privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale: ecco perché sono tutti per il sì. Voto no perché la deforma moltiplica il numero dei possibili procedimenti legislativi e dunque complica ancora di più l’iter delle leggi. Altro che semplificazione! Voto no perché noi non abbiamo bisogno di più leggi da approvare in minor tempo, ma di leggi migliori. E la qualità delle leggi non dipende dal sistema del bicameralismo perfetto. Voto no perché la legge contro la corruzione è ferma da quasi tre anni, mentre la legge Fornero è stata approvata in pochi giorni. Non c'entra il bicameralismo perfetto, ma la volontà politica. Voto no perché una Costituzione non comprensibile dal popolo è contro il popolo. Voto no perché sono contro la democrazia in mano a un Capo e al suo cerchio magico. Voto no perché una Costituzione scritta male è una Costituzione pensata male. Voto no perché è una schiforma pensata solo per gli interessi immediati di chi l'ha imposta al paese. Voto no perché è una deforma imposta al paese da Napolitano e dai suoi referenti internazionali. Voto no perchè nel Manifesto dei Valori del Pd c'è scritto che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. L'ha scritto Mattarella. Voto no perché la suggestione del Nuovo contro il vecchio è falsa. Voto no perché pure Napolitano nel 2006, contro la deforma di Berlusconi, diceva che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Voto no perché in tutta questa operazione di potere si percepisce un nauseabondo odore di massoneria. Voto no perché mi spaventa questo diabolico mix di malafede e incompetenza. Voto no perché "basta un si" lo dicono sempre i truffatori, gli addetti al telemarketing e i venditori petulanti e disonesti. Voto no perché Renzi e Napolitano hanno fatto una legge elettorale su misura per il pd. E ora vogliono cambiarla per paura di perdere al ballottaggio. Voto no perché hanno forzato l'art. 138 della Costituzione con tante modifiche diverse che ci chiedono di approvare in blocco, come se il referendum fosse un plebiscito o un voto di fiducia. Voto no perché Renzi prima ha promesso che in caso di vittoria del no avrebbe chiuso con la politica e ora, per paura di perdere il referendum, s'è rimangiata la parola. Voto no perché hanno trasformato perfino la scheda elettorale in un volantino di pubblicità ingannevole. Voto no perché è insopportabile la malafede di chi dice: basta un sì "per ridurre il numero di politici". Voto no perché mentono sempre, pure sui costi. All'inizio dicevano che si risparmiava un miliardo, poi mezzo miliardo, infine la Ragioneria dello Stato ci ha detto che il risparmio è di 58 milioni lordi. Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un c

Episodio razzista a Baveno - 3 Ottobre 2016 - 07:34

Razzismo
Va bene Vladimiro, d'accordo. Mi spieghi, però, perchè il sindaco di Baveno dichiara, dicendosi i sorpreso, che in città non ci sono mai stati episodi di razzismo? (La Stampa, cronaca di NO e del VCO del 2 ottobre, cioè ieri, prima pagina). Non è a Baveno che l'anno scorso è stata arrestata una donna araba e che, pochi giorni fa un giudice di un tribunale romano ne ha chiesto il rinvio a giudizio? Fatte salve, ovviamente tutte le garanzie istituzionali e giuridiche, non è un episodio allarmante? Sarebbe un episodio legato al terrorismo.L'accusa è di aver favorito un connazionale che voleva andare in Siria per partecipare alla guerra islamica. Rispetto a questa questione perchè tace qualsiasi organizzazione di cittadini o immigrati musulmani del VCO? Per aiutarci a capire sul piano dei fatti, cioè della politica e non certo su quello giuridico che tocca ai magistrati.

Alberto Preioni sull'aggressione di Villadossola - 20 Agosto 2016 - 06:45

Re: Facile facile!
Ciao Giovanni% Il kit del leghista è un bignami del kit del trinariciuto che negli ultimi 25 anni ha subito svariate revisioni. Versione originale: grazie all'immigrazione verranno imprenditori, industriali, ingegneri che assumeranno un sacco di italiani prima revisione: gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare Seconda revisione: scappano dalla guerra Terza revisione appena letta su questo blog in merito ad un'altra notizia: cercano una condizione economica migliore. Dopotutto anche gli italiani erano emigranti. Il funzionamento del kit è uguale, la differenza che quello leghista non è cambiato, quello trinariciuto deve aggiornarsi continuamente quando le balle che racconta non stanno più in piede e deve trovare nuove argomentazioni per persone credulone

Testo integrale della lettera di dimissioni di Marco Bonzanini - 21 Marzo 2016 - 16:51

Ingenuità
Leggendo certi interventi resto allibito: la politica, si sa, non è terreno e materia per ingenui e verginelle, è una guerra e, come in ogni guerra, c'è il nemico che ti sta difronte facendo guerra di trincea, quello che fa guerriglia con agguati, quello che ti spara magari alle spalle ed alla fine molti che hanno militato in una certa parte saranno campioni nel saltare sul carro del vincitore. Se non hai le palle d'acciaio e se non hai la capacità di accusare i colpi, restituendoli appena puoi è meglio che in politica non entri. Se lo fai senza avere le doti del guerriero sarà inevitabile che prima o poi verrai sconfitto.

ODG per Giulo Regeni - 3 Marzo 2016 - 20:54

OdG sinistra unita: pensieri in libertà
prima considerazione: urca, chissà adesso dopo questa proposta di OdG come se la farà sotto il regime egiziano! Ma dai, datevi una regolata: siete poi solo dei consiglieri comunali di una piccola città neppure capolugo di regione, non montatavei la testa! Mi sembrate quello che proponevano OdG sulla questione palestinese!! Mi chiedo poi, io che credo davvero che tutti i morti abbiano diritto allo stesso rispetto, se SN avrebbe proposto lo stesso OdG se Regeni fosse stato organico ad un partito od organizzazione di destra. C'è poi da considerare che quando n paese versa nelle considizioni politiche e di sicurezza in cui versa l'Egitto è consigliabile ed opportuno prendere il primo aereo a disposizione e tornarsene a casa: prima che qualcuno ci rimetta la pelle per venire a togliervi dall'impiccio; dice più nulla a nessuno il nome Calipari? Ma anche se nessuno ci dovesse rimettere le penne,pare logico come nel caso delle due sprovvedute poco idealiste ragazzine che erano andate in Siria per combattere chissà quale guerra, che lo stato italiano cioè noi, debba rimetterci milioni per la loro liberazione come ormai pare essere defintivamente accertato?Lasciatemi essere cinico fino in fondo, ma talora il mediatico e più noto consiglio del senatore Razzi ( "amico fatti li c....i tua) in certe situazioni è più che opportuno e da tenersi in considerazione.

Lega Nord: insultare e denigrare. Un metodo politico di bassa ...lega - 21 Febbraio 2016 - 10:11

Insultare e denigrare
Mi permetto, da cittadino di questo Paese, di entrare in merito ad alcune parti del comunicato sopra scritto, senza dare ragioni o torti ad alcun movimento e/o partito politico: "Quando il dibattito "politico", se così si può chiamare, scade nel pettegolezzo e in attacchi sconsiderati alla onorabilità personale degli avversari, vuol dire che sul piano "politico" non si ha nulla da proporre e nient'altro da dire. prima di lanciare accuse o avanzare sospetti, è bene guardare cosa succede in casa propria, ma soprattutto documentarsi per dimostrare la veridicità di ciò che si dice. Parlare a vanvera e peggio ancora, denigrare le persone, è sinonimo di scarsa intelligenza, non solo "politica". Di questa indignazione su una cosa sono d'accordo con voi, non si deve assolutissimamente offendere o attaccare in malo modo le singole persone che esprimono pensieri strettamente personali, ognuno deve poter esprimere quello che pensa; detto questo, mi sento però di darVi un consiglio: visto che è il Vostro partito che sta prendendo le decisioni in questo Paese, di fare in modo che nel più breve tempo possibile diate un termine definitivo a tutte le scellerate decisioni prese a scapito del popolo, come ad esempio: - aver fatto subire a tutta la Nazione un'immigrazione clandestina fuori controllo, con il conseguente mantenimento a uffa di tutta questa gente a carico del popolo italiano, senza parlare dell'aumento delle aggressioni e dei furti; - aver salvato le banche e i banchieri che hanno messo in ginocchio i risparmiatori; - aver tolto la reversibilità sulle pensioni dei lavoratori; - non aver tolto con una legge a doc la reversibilità dei vitalizzi dei politici a favore del coniuge, dei filgi, dei nipoti, dei pronipoti, ecc. ecc.; - aver tolto i diritti acquisiti dei lavoratori sugli anni di lavoro da fare per andare in pensione e non aver tolto i diritti acquisiti dei politici; e moltissime altre ancora, che stanno esasperando e offendendo l'intelligenza degli italiani, oltre ad averci portato ad una allarmante soglia della povertà che sta superando quella del 1940/1945 pur non essendo noi in guerra. Cari sigg.ri del PD è di questo che vi dovete indignare!!

Forza Italia Berlusconi su parcheggio Castelli - 21 Febbraio 2016 - 08:59

trovare posto...
prima che si facesse il parcheggio"zacchera" non si trovava posto con l'attuale parcheggio idem perchè con più parcheggi apri e più macchine muovi,quindi quando si va in ospedale è una guerra.Chi va in ospedale sicuramente lo fa non per diletto e quindi occorre trovare un "sistema" per una rotazione delle soste,personalmente, avendo ancora buone gambe, lascio l'auto alla LDL per consentire a chi non può camminare di trovare posto ma tutti fanno così? non mi pare,quindi se l'indirizzo di far pagare è in questa logica mi sta bene

“Diario dall’Istria” - 6 Febbraio 2016 - 22:01

Signor Ramoni
Un paio di errori storici. .. le tensioni di cui parla lei prima dell inizio della seconda guerra mondiale furono vere e proprie deportazioni della popolazione di lingua slava ( la maggiorabza della popolazione) , divieto dell uso della propria lingua, confisca delle terre per donarle agli italiani che si trasferirono da altre regiioni. Non entro nel merito delle efferatezze compiute dagli italiani ( vedi circolare del criminale generale Roatta) con l aiuto degli ustascia croati di Ante Pavelic) . Il tragico uso degli infoibamenti fu usato per orima dagli italiani e ultima cosa , mi dispiace contraddirla ma nei campi di concentramento italiani di partigiani slavi non ce ne erano visto che venivano fucilati ( quando gli andava bene) immediatamente. Nel campo di Arbe e negli altri campi furono rinchiusi solo donne vecchi e bambini che non perivano negli incendi dei loro villaggi. D'altronde è difficile raccontare tutto ... e molto raccapricciante...

“Diario dall’Istria” - 6 Febbraio 2016 - 20:09

Per ricordare
Certamente la parte del Regno d'Italia annessa dopo il trattato di Rapallo (Venezia Giulia e le città di Zara e Fiume) fu sottoposta ad un processo d'italianizzazione forzata da parte del regime fascista che provocò enormi tensioni etniche che portarono, nel corso della seconda guerra mondiale, prima a violenze efferate e poi a internamenti in campi di concentramento appositamente creati (come ad Arbe) principalmente di partigiani e civili slavi ad opera dell'esercito italiano di Mussolini fino al 1943, quando con l'armistizio furono chiusi. Iniziò allora una dura repressione da parte dei partigiani e delle forze armate di Tito nei confronti della popolazione italiana che sfociarono in crimini di guerra, gli infoibamenti, nel '43 e poi nel '45, alla fine della guerra, cui fece seguito il grande esodo istriano. Venne poi creato nel secondo dopoguerra il campo di concentramento di Goli otok dove vennero internati gli oppositori politici di Tito, comunisti stalinisti e anticomunisti, iugoslavi e non, in totale 16.000 di cui 400 italiani (tra i quali il poeta Luigi Zanini). La guerra tira fuori il peggio degli uomini, qualcuno più di altri, per questo di brava gente non ce n'è stata molta purtroppo, ma qualche giusto c'è stato, da entrambe le parti, ricordiamoci di questi per non sentirci dannati. Per il resto penso sia giusto ricordare, per non negare e ricaderci, mai. Questo credo sia l'intento degli autori.

Per non dimenticare il dramma della Shoah - 29 Gennaio 2016 - 13:44

Sterminio dei palestinesi?!?
Buongiorno, spiace trovare tanta disinformazione sulla questione israelo palestinese.. Non c'è mai stato, nè c'è tantomeno tuttora, uno "sterminio dei palestinesi "in atto dal 1948"!!!! Ricordo che la Palestina, come Stato, non è mai esistita: fino al 1914 è appartenuta all'Impero Ottomano, in seguito è passata sotto il controllo franco-inglese, poi al protettorato britannico: nel maggio del 1947, la Gran Bretagna annuncio all'ONU che si sarebbe ritirata dalla regione e, nel novembre dello stesso anno, l'ONU stesso deliberò di dividere in 2 parti la regione. Appena gli inglesi si ritirarono, fu proclamato lo Stato d'Israele. Tengo a precisare che la zona denominata Palestina non è mai stata una nazione indipendente: era una regione semidesertica e scarsamente popolata da pastori seminomadi e da agricoltori poverissimi. Gli ebrei vi hanno sempre abitato da millenni: prima dell'immigrazione sionista vi abitavano 24.000 ebrei. Dopo la proclamazione dello Stato d'Israele, furono gli Stati arabi limitrofi che dichiararono guerra e attaccarono Israele, non l'inverso: è vero che moltissimi abitanti arabi della regione furono mandati via e vennero poi accolti in miserabili campi profughi nei Paesi arabi vicini: mantenuti in condizioni di estrema povertà e ignoranza, non vennero mai integrati nelle società degli Stati ospitanti, ma identica sorte subirono gli ebrei dei Paesi nordafricani, che vennero cacciati (e anche uccisi) dagli Stati in cui vivevano pacificamente da secoli: però di questo non si parla mai... Fine dell'intervento: non è questione di partigianeria, ma di obiettività. Saluti

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'Europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti